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7 dicembre 2012

Survival Kit 4: mezzi di trasporto (End of the World Economy - Cap. 17)

[Segue da Cap. 16]
Anche quando non esisterà più un lavoro, né un ufficio da raggiungere, potrebbe permanere l'esigenza di spostarsi. Quale mezzo potrebbe essere più adatto a farlo?

Ovviamente dipende, come quasi ogni oggetto del nostro Survival Kit, da che fine del mondo ci aspetta.
C'è chi ha immaginato mezzi corazzati per sopravvivere ad attacchi di "lupi" (vedi Cap. 5) lungo il percorso, chi a mezzi anfibi che permettano di muoversi in ogni condizione, diluvio universale incluso (conseguenza della casistica 2.4 del Cap. 2).
C'è anche chi ha pensato a qualcosa di più "aggressivo", qualora ci fosse bisogno di farsi strada, fra persone infette, pericolose e prive di lucidità (sì, qualcuno starà pensando agli zombie, ma io mi riferisco solo ad un ipotetico caso di pandemia, caso 1.1 del Cap. 2).

Il problema di tutte queste soluzioni è che necessitano di molto carburante (che, come abbiamo visto nel capitolo precedente, è un bene non facilmente reperibile in qualsiasi contesto catastrofico) e non è detto riescano a muoversi su ogni terreno.

La soluzione che prediligo, oltre ad ogni forma di bicicletta (compresa quella cingolata per la neve, che nel caso di nuova glaciazione torna comoda - casistica 2.7 del Cap. 2), è la motocicletta. Preferibilmente un mezzo on-off road, maneggevole e con bassi consumi.

Direi che una Honda Transalp, con ruote semi-tassellate, ABS e ampie borse porta viveri, potrebbe essere l'ideale (e qui giù risate da parte di chi sa che è esattamente la mia moto).

Non a caso uno dei film di culto sulla fine del mondo per impatto con la Terra di un corpo celeste, Deep Impact (incluso nella filmografia essenziale riportata al Cap. 3), vede il protagonista in sella ad una moto, che sguscia veloce fra le code di macchine incolonnate lungo le strade.
Anche perché è molto probabile che tanti furbi automobilisti (quelli che a Ferragosto fanno tutti simultaneamente la partenza intelligente alle 4 di mattina), si mettano in strada proprio quando il cataclisma si sta abbattendo su di loro, fiduciosi che la rete viaria li porterà in salvo, in qualche modo, in qualche luogo...
È utile sottolineare che probabilmente i mezzi di trasporto costituiranno una risorsa importantissima per la vita in scenari post-apocalittici. Non è escluso che i sopravvissuti adotteranno uno stile di vita nomade, in cerca di posti con risorse naturali ancora intatte o riserve di cibo.
Per questo avere la possibilità di spostarsi rapidamente può essere strategico.
[Continua ...]