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20 agosto 2020

Droga, Drughi e Draghi

Non bisogna essere un drago per capire e sottoscrivere quello che ha detto Mario Draghi al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini il 18.08.2020. Nella sostanza un discorso bello perché vero, forse anche sentito. Ma tardivo e quantomeno inutile, ora come ora.


Quello che mi sorprende è il clamore che il suo discorso ha avuto. Significa che in Italia la stragrande maggioranza della popolazione, giornalisti inclusi, è analfabeta rispetto a nozioni basiche di Economia Politica.

Viviamo in un Paese di Drughi (non nell'accezione di "tifosi della Juventus", ma di "nullafacenti fancazzisti" seguaci dello stile di vita del Grande Lebowski). Sono tutti pronti a darsi da fare per riscattare la lesa maestà di un tappeto, ma non fanno nulla per preservare le dinamiche che consentono la sopravvivenza socio-economica di uno Stato.

Di quale droga si fanno i nostri politici per emettere debito senza capire cosa significa sul lungo periodo??

Forse della droga del "consenso", quella roba che gli consentirà di essere rieletti alle prossime elezioni.

Permettetemi di spiegarvi quello che ti insegnano nelle primissime lezioni di Economia Politica: fare spesa pubblica emettendo debito è giusto e eticamente accettabile solo ed esclusivamente se quella spesa ha ricadute dirette sulle generazioni che ripagheranno il debito.

Treno a levitazione magnetica

Facciamo un esempio spicciolo, all'inverso: devo costruire una rete ferroviaria a levitazione magnetica ad altissima velocità e grande risparmio energetico, che richiederà 20-30 anni per essere attiva e funzionante; se la costruissi con i soldi delle tasse della popolazione lavoratrice di oggi, che probabilmente non la userà, o la userà per pochi anni, sarebbe ingiusto. In tal caso è giusto emettere debito pubblico, che sarà ripagato da chi beneficerà della lungimiranza di questi investimenti in infrastrutture.

Ma se si emette debito pubblico per pagare le pensioni a generazioni di privilegiati, se si emette debito pubblico per pagare i sussidi ai furbetti del cartellino e del Parlamento, che giustizia c'è in tale debito??

Provvedimenti come "Quota 100", esempio lampante di spesa improduttiva finanziata con emissione di debito, dovrebbero essere illegali in un Paese civile. 

Ecco, Draghi non ha fatto nient'altro che dire una serie di ovvietà. Sono sconvolto della risonanza che hanno avuto le sue parole, perché significa che pochi in questo ignorantissimo Paese conoscono i principi etici che ci sono dietro l'emissione di debito pubblico.
Se si lodano le sue parole è perché fino ad ora si è ricorso al debito con leggerezza e ingiustizia di fondo.

Ho già spiegato il ruolo dei giovani in un post metaforico che ripercorreva la storia economica dell'Italia.  

Essere giovani non può essere, oggi più che mai, solo una questione anagrafica: è una questione di parte. Chiunque può scegliere di stare dalla parte delle future generazioni, scegliendo, in politica ed economia, chi guarda sul lungo periodo e agisce non per tornaconto elettorale, ma secondo ideali di giustizia ed equità generazionale.