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24 gennaio 2013

L'uomo che si asteneva

Titolo del libro

"L'uomo che si asteneva"


Quarta di copertina

Il romanzo si apre con una scena piatta, senza alcun pathos, quasi a preannunciare un ritmo inesorabilmente lento: nel parlamento regionale della Bassa Sassonia, Ulrich Anders, neo-eletto fra le fila della CDU, assiste tra lo svogliato ed il sopito al susseguirsi di importanti dibattiti e relative votazioni, astenendosi puntualmente.
Anche in altri momenti di vita, nei quali una qualche scelta sarebbe auspicabile, lì dove non obbligatoria, il protagonista evita puntualmente di prendere una decisione e, semplicemente, si astiene. Fino al tragico epilogo che chiude il romanzo, nel quale Ulrich, fermo in un crocevia perché indeciso se voltare a destra o a sinistra, viene investito da un TIR in transito e muore.
«Non so. E comunque non ora, forse domani» è la frase che Vico Ciattima mette spesso in bocca a questo anti-eroe dei nostri giorni, del quale tuttavia non dà mai un giudizio netto; si limita a descriverne scene di vita quotidiana, di quotidiano "astensionismo", evidenziando così tutti i paradossi e le miserie di una vita passata a procrastinare, senza prendere mai posizione.


Der Spiegel: «Il ritratto impietoso di una politica degenere, lo specchio dell'Italia che Ciattima evita per pudore di chiamare palesemente in causa.»

Washington Post: «Un libro dalla trama inesistente e dal ritmo lentissimo. Ma proprio per questo un capolavoro di metafore e riflessioni indotte, solo suggerite dagli episodi narrati, mai gridate.»

L'Osservatore Romano: «Quello che i critici di mezzo mondo hanno interpretato come un J'Accuse di Ciattima alle responsabilità della classe politica, è in realtà una profonda riflessione filosofica sull'insostenibile onere della scelta per l'uomo secolarizzato, senza più riferimenti religiosi.»

La Frusta Letteraria: «Chiaro ed inequivocabile il riferimento a L'uomo senza qualità di Robert Musil.»

La Nazione: «Sublime la scena di Ulrich Anders sull'autobus, che impiega sette fermate per decidere se alzarsi e far sedere un'anziana signora; la quale nel frattempo scende e lo leva dall'impiccio di prendere una decisione.»

L'Adige: «Dellai assicura: "Queste cose capitano solo in Germania".»


Autore

Vico Ciattima è un parlamentare italiano del Partito Democratico, che ha militato in gioventù nel PCI prima e nei DS poi. Ha scritto diversi saggi di inchiesta sull'assenteismo degli eletti in Camera e Senato, pubblicando nel 2012 anche una classifica dei parlamentari meno attivi delle ultime 3 legislature ("Se questo è un politico" per Editori Laterza).
"L'uomo che si asteneva" è il suo primo romanzo, tradotto in 8 lingue e accolto con favore dalla critica di tutto il mondo.

23 gennaio 2013

Braciola di maiale con erbe aromatiche, formaggio e filetto di acciuga

Titolo del libro

"Braciola di maiale con erbe aromatiche, formaggio e filetto di acciuga"


Quarta di copertina

[Dall'introduzione di Antonella Clerici all'edizione italiana] «Chi vuole avvicinarsi al nuovo libro di cucina di Lardon deve dotarsi di tanta fame e pochi pregiudizi. Gli abbinamenti che lo chef americano propone sono a dir poco arditi e le foto dei suoi piatti posso generare non poca diffidenza iniziale. Ma quando il lettore più intraprendente proverà a seguire le sue istruzioni e a cucinare una delle 50 eccezionali ricette del libro, rimarrà stupito di quanti sapori si possano sprigionare dal mix sapiente di pochi ingredienti. Unica regola: violare tutte le regole della cucina tradizionale!»


New York Times: «Da leccarsi le dita. Anche solo per girare le pagine.»

Cook's Illustrated: «Il trionfo del gusto sulla forma; il nuovo libro di Jerry Lardon convince perfino Gordon Ramsay.»

Il Manifesto: «Non un libro di cucina come tanti, ma pura innovazione nell'arte culinaria; in una parola: rivoluzionario!»

Trentino-Corriere delle Alpi: «Uno chef che scrive come mangia: benissimo.»


Autore

Jerry Lardon è uno degli chef più eclettici del panorama gastronomico mondiale. Esponente di spicco della FoodArt negli anni '90, ha successivamente dedicato la propria vita professionale alla ricerca degli abbinamenti culinari più improbabili.
Per la Marks & Spencer ha già pubblicato "Tutti pazzi per la meringa", "Le ricette del Monte Sion" e "Dieta è una brutta parola".  Con "Braciola di maiale con erbe aromatiche, formaggio e filetto di acciuga" si è definitivamente affermato come il più autorevole fra gli innovatori dell'arte dei fornelli.


22 gennaio 2013

Il Matto di Trento

Titolo del libro

"Il Matto di Trento"


Quarta di copertina

«[...] Puoi vederlo ogni mattina, alle 8.00 in punto, nella periferia nord di Trento, che cammina all'indietro, con il suo incedere lento e meditato. Puoi vederlo col sole, il vento, la pioggia, la grandine, la neve. Puoi vederlo d'estate e d'inverno, sempre alla stessa ora, che pratica il suo personale rituale: la camminata all'indietro.»
Cosa nasconde quell'uomo di origine cinese? Quale assurda vicenda si nasconde dietro quel personaggio misterioso che gli abitanti della zona chiamano il Matto di Trento?
Una storia storia umana affascinante, un thriller avvincente, dove bugie, pregiudizi e verità sono inestricabilmente connesse.


New York Times: «Strepitoso, il libro-evento di un maestro della narrazione, che avrà molto da dire sui thriller psicologici del terzo millennio.»

The Indipendent: «Nessuna trama ha mai appassionato tanto, nessun personaggio ha mai commosso tanto.»

Il Manifesto: «Illuminante l'ultimo libro di Tramulnacoi: fa compiere al protagonista un gesto rivoluzionario: cammina all'indietro mente il mondo persiste nell'andare avanti.»

L'Adige: «La vicina di casa giura: "Stava solo facendo ginnastica!"»


Autore

Tramulnacoi è lo pseudonimo di un personaggio non meglio precisato che scrive libri da una ventina di anni su Zen, haiku e filosofie orientali. "Il Matto di Trento" è il suo primo thriller, ispirato ad una storia vera. L'unico suo libro che abbia venduto più di 100 copie.


21 gennaio 2013

Haiku




sera:
tra i fiori si spengono
rintocchi di campana


(Haiku di Matsuo Bashō, 1664-1694)

20 gennaio 2013

Liber Librorum

Possiedo un quaderno dove mi annoto tutti i libri che leggo. L'ho iniziato a redigere nel settembre del 2000, ma la catalogazione risale all'estate del 1999. In 12 anni e mezzo ho letto 400 libri. Un libro ogni 12 giorni.
Ho chiamato questo archivio "Liber Librorum", che i più accorti latinisti potranno tradurre non solo come Il libro dei libri ma anche Il figlio dei libri.
Nomen omen, quindi.

Fino a 4 anni fa avevo la media di un libro a settimana, ma poi, vuoi per il lavoro, vuoi per la famiglia, i tempi di lettura si sono dilatati, e adesso rischio di arrivare ad un libro ogni due settimane. Tuttavia la voglia di imbattermi in nuove storie, in nuove visioni del mondo, permane.

Ecco quindi che, negli ultimi giorni, mi è tornata alla mente un'idea nata nel profondo nord, mentre mio cugino ed io macinavamo chilometri in macchina lungo le strade di Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Austria (vedi On the road in Northern Europe) .
Francesco spesso se ne usciva con delle frasi sintetiche, che "fotografavano" il posto dove stavamo passando e lo eternavano con il titolo di un libro mai esistito: "Ultima alba a Vilnius" o "Il Kebabbaro di Ostrava".

Il progetto editoriale che subito caldeggiai era quello di scrivere un libro di possibili, ipotetici, magari anche assurdi libri, rigorosamente inventati. Per ogni libro avremmo scritto solo il titolo, la quarta di copertina e magari qualche nota biografica dell'autore.
Ma, come tutte le belle idee, dopo 9 mesi non si è ancora concretizzata.

Siccome la voglia di leggere nuovi libri è tanta, e visto che ho un titolo perfetto (perso dal mio archivio di libri letti), ho deciso di aprire una nuova categoria di post: Liber Librorum.
Ogni post, un libro. Mai letto, perché mai scritto.

16 gennaio 2013

Nascere

«Nascere è ricevere un intero universo in dono.»

Jostein Gaarder da "In uno specchio, in un enigma"

2 gennaio 2013

I giorni

Sulla scia della vena poetica del post di ieri, ma con un mood completamente differente, c'è questa poesia scritta anni or sono, che è emersa fra gli appunti che sto dando alle fiamme in questi giorni.

I giorni

La vita va
fra alti e bassi.
Come sassi sul cammino
mi intralciano i giorni.


Per chi, come me, ha qualche poesia nel cassetto che non vuole vada persa per sempre, segnalo questo sito che ho creato per raccogliere gli scritti di poeti rigorosamente sconosciuti: Parole in Versi
Il controllo editoriale è blando, quindi inviate pure tutto quello che avete scritto, con una vostra breve biografia... al Web il compito di "eternare" i vostri versi!

1 gennaio 2013

Capodanno 2013

All'alba di un Capodanno di 7 anni fa, in preda ad uno stato lievemente depressivo, scrissi dei versi che ebbi poi modo di citare su questo blog nel 2008.
Rileggendoli oggi, mi è sembrato che si prestino anche ad una versione più "solare":

01.01.2013 ore 7:54 a.m. (sul balcone)

Il sole del nuovo giorno,
l'alba del nuovo anno,
sorge lì, dietro le montagne.
Ed io già lo scorgo.