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21 gennaio 2007

Le tre giornate di Milano

L'altro ieri sono tornato da Milano. Ora sono a Calvi per preparare le ultime cose; la prossima settimana mi trasferirò a Trento, per iniziare lì una nuova avventura.

In quel di Milano ho potuto incontrare due carissimi amici, Lorenzo (in foto) e Luigi, il Poeta. Del Poeta non dispongo di foto, essendo egli una persona riservata e prossima al successo, quindi considera un paparazzo chiunque osi scattargli una foto : ) .
Mentre con Lorenzo ci siamo concessi diverse, compromettenti, foto (anche con la statua di Indro Montanelli), ma per ragioni di decenza, evito di pubblicarle tutte.

Rivedere un amico è un po' come tuffarsi in un altro tempo, in quello che si era quando ci si è conosciuti, nel tipo di vita che si faceva, nel genere di discorsi che ci accomunavano.
E quindi, mentre con Luigi parlavamo di sciamani, con Lorenzo, ad ogni piè sospinto, avanzando anarchici per Corso Buenos Aires, masticavamo lenti le stupidaggini della politica italiana, sempre pronti a maledire ora Berlusconi, ora Bush, ma pur sempre critici nei confronti di chi non sapeva incarnare la nostra, rossa, idea di Sinistra.

Milano, di rosso, ha solo il nuovo negozio della Ferrari in pieno centro. Per il resto è un inno smodato al sodalizio capitalismo-consumismo.
Ma dire che "si stava meglio quando si stava peggio", o che "non li fanno più i monumenti di una volta", non giova certo al presente, a quello che di concreto possiamo fare e dare noi, qui ed ora.
Quindi, con stanca determinazione, ci accontentiamo di quel volontariato, o impegno politico, che ancora ci fa sentire vivi, fattivi, concreti.

...E con altrettanti stanchi automatismi, l'Homo Faber di questa fredda città, prende l'ultimo tram per Piazza Caneva, ormai impermeabile alla fatica ed al disgusto di viaggiare in questo caotico formicaio, dove la vivibilità è un concetto per ricchi, sicuri nei loro attici, come poltrone imbottite, adagiate sulla schiena dei lavoratori.

16 gennaio 2007

Il giro del mondo finisce a Trento?


...Questa è la riflessione che ho fatto oggi, dopo l'ultimo colloquio in INA-Assitalia, quando mi hanno offerto un posto come Consulente Finanziario nella sede di Trento.

All'uscita dell'ufficio del Direttore Generale di Agenzia, non capivo perché fossi così triste.
E poi d'un tratto ho realizzato la verità: senza nemmeno aver iniziato, il Whole World Trip era arrivato ad un punto morto; già ipotecavo i prossimi 4 anni della mia vita per studio e lavoro.
Pur iniziando Economia a settembre, il lavoro sarà molto impegnativo, perciò anche brevi viaggi per cancellare qualche capitale dalla lista delle tappe del WWT sono per il momento esclusi.
Continuerò, però, ad aggiornare questo blog... sia per perseverare nel ritenere possibile un progetto tanto folle, sia perché, magari, qualcuno dei miei amici o conoscenti si sta ancora chiedendo che fine avrò fatto, e qui, anche se saltuariamente, troverà traccia delle mie ultime vicissitudini.

Domani andrò a Milano, ad incontrare un amico di Calvi, Luigi Sarto, noto come "Il Poeta", e Lorenzo Pessa, un "Compagno" dell'Università, col quale ho avuto anche il piacere di fare oltre 800 km in bici, verso Santiago De Compostela.
Trento, per ora, può aspettare.