Blog "di viaggio" di Luca Martino, dove Filosofia, Politica, Economia, Marketing, Web e SEO sono di strada.
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31 dicembre 2006
Buon anno
17 dicembre 2006
Il presente assente
Stare con loro, confrontarmi con le loro diverse sensibilità, mi ha fatto capire quanto sia importante avere amicizie e fare conoscenze ben oltre il nostro consueto campo di vita.
Atas, in particolare, ha fatto un elogio del socialismo incredibile... lui che l'ha vissuto fino all'età di sedici anni, periodo in cui la Lituania si staccò dall'URSS.
Ora che i giorni mi concedono qualche attimo in più per pensare al futuro, mi accorgo di sbagliare, poiché rifuggo il presente.
Da tale parossistica situazione nasce il mio turbamento.
Il WWT è definitivamente accantonato, a causa (o per merito) dei miei genitori. Di tornare a Pisa non se ne parla per il momento.
Scelta ragionevole mi sembrerebbe fare Economia a Trento.
Ma è ragionevole?
Ho mai fatto scelte ragionevoli negli ultimi 10 anni?
E poi cosa significa ragionevole?
6 dicembre 2006
L'invasione pagana
La prima settimana a Cambridge, nel lontano Giugno di questa estate, sono stato a casa sua, dormendo a volte anche in tre, in una stanza di un metro per 2. E' un personaggio mitico, che ho conosciuto lungo il Cammino per Santiago de Compostela, e che dopo una vita di vagabondaggi si ritrova a fare il professore in una amena scuola media di Conegliano Veneto.
Dopodomani si unirà a noi Atas, nostro comune amico lituano, conosciuto in Inghilterra. Verrà anche lui per qualche giorno a stare da me; ha l'aereo che arriva a Ciampino ma non so se riuscirà a raggiungere questa terra lontana, nel Sud del Belpaese...
In ogni caso, se questa improbabile comitiva riuscirà a ritrovarsi, sono sicuro, ci divertiremo un mondo! Nelle ultime e-mails con Atas, l'oggetto era Italy pagan crusade... perché lui ha sempre sostenuto che uno della sua terra, tra le più pagane sulla faccia del globo, senza credi o religioni di alcun tipo, nella cattolicissima Italia ci sta stretto.
I presupposti sono buoni per una maratona di 4 giorni densi di eventi goliardici!
26 novembre 2006
Da Roma
Ieri sera sono arrivato alle 21.40 a Ciampino.
Sorpresa delle sorprese ho trovato, insieme a mio fratello Marco, anche Francesco V., che era sceso da Pisa fino a Roma solo per venirmi a prendere all'aeroporto. Questa mattina è già ripartito.
Marco ci ha cucinato una cena incredibile, e abbiamo passato la nottata a chiacchierare raccontandoci a vicenda i nostri 5 mesi di lontananza...
C'è stata poi la telefonata da Milano Luigi "Sartre", il quale sa essere presente anche a migliaia di chilometri di distanza.
E' stato semplicemente fantastico ritrovare mio fratello e i miei migliori amici appena toccato il suolo italiano, proprio quando il piacere del rientro cominciava ad essere offuscato da un noto senso nostalgico, una malinconia tanto poetica quanto triste.
Questa ultima settimana a Cambridge è stata bellissima. I miei amici mi hanno organizzato party tutte le sere, e sebbene abbia dormito una media di due ore a notte, sono stato davvero bene.
C'è un sole piacevole questa mattina, e Roma sembra più bella del solito.
Tra un po' rivedrò anche i miei genitori, ed è una ragione in più per essere felici.
Ma al termine di un viaggio, è sempre tempo di bilanci. Pensare a Cambridge, a quei fantastici giorni passati tra musei, Château Lafite Rothchild, libri antichi e amici da tutte le parti del mondo, mi porta ad avere uno sguardo velato di consapevolezza, ogni volta che guardo fuori dalla finestra...
12 novembre 2006
I'll miss this place... as well as now I miss home
24 ottobre 2006
Dal Big Bang ai Buchi Neri
Ieri sera mi sono finalmente fatto coraggio ed ho rivolto la parola al Professor Hawking.
Dopo ormai quattro mesi passati al Gonville & Caius College, il nuovo Fellows' Butler, mi ha presentato a Stephen Hawking, alla fine della cena dei Fellows.
Non che sia stato possibile "conversare", poiche' gli serve molto tempo per comporre le frasi al computer e poi farle ripetere dal sintetizzatore vocale, ma mi ha fatto davvero piacere poterlo conoscere.
E' sempre accompagnato da un'infermiera, che lo imbocca per aiutarlo a mangiare, e ormai non puo' compiere alcun movimento. Il computer che ha montato sulla sedia a rotelle prima era comandato da un leggero movimento della mano; ora non riesce a muovere nemmeno un dito, e mi e' sembrato di capire che utilizzi un lettore della retina per selezionare le parole che intende utilizzare per comporre le frasi.
In pratica utilizza il movimento degli occhi, l'unica cosa che ancora riesce a muovere.
E' cosi' strano vedere uno dei piu' grandi cervelli del nostro tempo imprigionato in un corpo che non gli risponde piu'. Per quello che e' possibile percepire dall'espressione del suo viso, pero', non e' mai triste, e cerca con tutte le sue forze di condurre una vita normale, continuando ad insegnare (ovviamente prepara le lezioni con l'assistente) e a frequentare le riunioni dei Fellows.
Qualche giorno fa avevo iniziato a leggere il suo libro piu' famoso A Brief History Of Time, noto in Italia maggiormente come "Dal Big Bang Ai Buchi Neri". Avevo letto molti suoi articoli in passato e anche parti di questo libro, ma leggerlo in lingua era un'esperienza che volevo fare.
Avendolo con me, ieri, gli ho chiesto un autografo. Sapevo che a volte lasciava volentieri la sua impronta digitale, ma mai mi sarei aspettato che mi lasciasse anche una dedica!
Lui l'ha formulata a computer e la sua assistente l'ha scritta sul libro, aiutandolo poi a mettere l'impronta del suo pollice destro.
La dedica dice "To boldly go where StarTrek fears to tread".
Pur non conoscendomi per nulla, mi e' sembrato mi avesse letto dentro...
20 ottobre 2006
Tornare e' la condizione imprescindibile per ripartire...
Qualche giorno fa ho comprato il biglietto per il ritorno in Italia. Tornero' il 25 Novembre.
Non so bene cosa faro', ma tornare e' la condizione imprescindibile per ripartire.
Domenica scorsa ho incontrato a Londra un mio zio che era venuto per il fine settimana con la famiglia in Inghilterra. Il piacere di stare con le persone a cui voglio bene, della mia famiglia, ha acuito la nostalgia di casa.
Quindi per il momento torno.
11 ottobre 2006
E benche' fossi guardian de gli orti, vidi e conobbi pur l'inique corti...
"... e vissi in Menfi un tempo, e ne la reggia fra i ministri del re fui posto anch'io, e benché fossi guardian de gli orti vidi e conobbi pur l'inique corti."
9 ottobre 2006
Pensando al rientro (ed ai saggi Zen)
Questa riflessione l'ho fatta la prima volta che ho contattato una multinazionale e mi sono sentito non pienamente conforme ai miei modi intransigenti nei confronti del Mercato Globale.
Essere "sponsorizzati" non rientra nei dettami del Manuale del Perfetto Comunista, ma cio' nonostante sono andato avanti.
Ora, a quasi 4 mesi dall'inizio, continuo a credere che essere intransigenti porta solo un senso di frustrazione, poiche' siamo creature destinate ad aumentare il grado di entropia nel cosmo ed in noi stessi.... E' nella nostra natura umana.
Pretendere di essere dei purusti di qualsivoglia ideale equivale ad alienarsi.
Credo quindi che l'equilibrio sia nel "tendere ad un miglioramento", restando ben ancorati alla realta'. Gli idealismi, spesso, sono sterili. Gli ideali, invece, sono la linfa che spinge gli uomini di buona volonta' a fare grandi cose.
Comunque, al di la' di queste vane riflessioni sull'etica dell'agire umano, si e' fatto tardi, e devo riandare al lavoro.
Contrasto degno del nostro tempo.30 settembre 2006
FIAT, capitolo secondo
Comunque ora non so che strada prendere.
Avevo pensato di concedermi un'altra settimana di vacanza, affittando una moto per andare in Scozia e visitare tutta la parte dell'estremo Nord che non ho ancora visto. Ma visti i prezzi penso dovrei lavorare 20 ore al giorno per il prossimo mese...
Anyway, we'll see.
Take it easy
22 settembre 2006
Di ritorno dall'Ungheria
Ieri sono ritornato a Cambridge dopo il breve soggiorno ungherese.
Budapest e' una citta' meravigliosa, piena di fascino. Basta passeggiare lungo il Danubio, o fare un bagno nelle tradizionali terme costruite dai turchi, per sentire il sapore del passato.
Si avverte anche una certa freddezza, forse ereditata dal periodo del regime comunista, ma le persone sono disponibili (pur parlando pochissimo l'inglese!).
La sensazione di "freddezza" la si prova notando il notevole contrasto tra i palazzi storici, risalenti all'impero Austro-Ungarico, e quelli squadrati ed imponenti, del periodo del regime.
Con i miei genitori sono andato poi a visitare il parco nazionale di Bukki-Nemzeti, sulle montagne a nord, a confine con la Slovacchia; ed e' stato interessante vedere anche l'Ungheria dei piccoli paesini, non solo quella delle grandi citta'.
Paesini dove trovi ancora per le strade furgoncini di fabbricazione russa, che misteriosamente funzionano bene da mezzo secolo...
11 settembre 2006
Volando sui cieli dell'Africa...
Ho conosciuto un altro personaggio mitico durante questo mio soggiorno inglese: Joao.
Portoghese, quarantenne senza famiglia in viaggio da una vita. Gran parte degli ultimi 10 anni li ha passati in Sudafrica, lavorando per diverse imprese di costruzione, come surveyor. In realta' all'inizio non capivo bene di cosa si trattasse (perche' la traduzione italiana e' "ispettore"), ma penso sia uno di quegli specialisti che prendono le misure di edifici, case chiese cose...
Ed impianti petrolchimici, soprattutto. Infatti si trova in Inghilterra per lavorare con una ditta che ha un grosso appalto tra le mani in terra inglese.
Mentre gli facevo da Cicerone in Cambridge, lui mi ha raccontato le cose incredibili capitategli nei sui viaggi in lungo e largo per l'Africa.
Il primo immediato effetto dei sui racconti e' che ho molto meno fiducia di prima nella possibilita' di completare tutte le tappe che avevo previsto per il WWT nel Continente Nero.
Il secondo e' che mi e' venuta la paura di volare. Uno studente di Ingegneria Aerospaziale, al quale i sistemi in ridondanza, le norme di sicurezza, i fattori di sovradimensionamento, sono stati insegnati fin dai primi anni, dovrebbe sapere che l'aereo rimane il mezzo di trasporto piu' sicuro... Eppure non e' sempre cosi'!
La maggior parte dellei compagnie aeree africane sono bandite dai cieli europei, ma continuano imperterrite a fornire collegamenti tra tratte interne, con vecchi Antonov guidati da ex-piloti dell'aviazione russa... (quasi sempre accompagnati dalla peggiore vodka di importazione). Gli schianti di queste carcasse volanti sono all'ordine del giorno.
Ma questo non e' tutto! Una volta, Joao era in Mali per fare dei rilevamenti in una miniera. Doveva prendere un volo che collegava il sud con il nord del Mali. Dieci minuti prima della partenza entrano dei soldati armati nell'aereo e dicono a trenta persone (scelte casualmente) di scendere: mostrano un ordine firmato dal "Presidentissimo" in persona! Cosa era successo? Semplicemente si era sotto elezioni ed il presidente, con tutto il suo staff, si stava recando in una citta' del nord per motivi propagandistici; solo che non tutti gli uomini del presidente entravano negli aerei presidenziali... Mi rendo conto che queste cose sembrano assurde, ed invece mi diceva Joao che sono "normali" nei paesi Africani.
A volte penso che il sottosviluppo a cui l'Occidente ha costretto l'Africa sia non meramente ingiusto, ma profondamente crudele. Avrei almeno una decina di altre storie assurde sulle avventure nei cieli Africani di Joao, ma devo scappare; mi devo ancora preparare per il viaggio a Budapest. E speriamo che la compagnia di bandiera ungherese sia un po' meglio...
8 settembre 2006
Prossima tappa... Budapest!
31 agosto 2006
Vale ed il Bank Holiday
Venerdì scorso, dopo una giornata di lavoro, ignaro di tutto, tornato a casa, trovo Valentina Bonetti!
Dopo aver passato due settimane a Londra, sfidando il traffico infernale con la sua bicicletta, aveva deciso di venirmi a trovare (ovviamente senza avvisarmi, come il buon Ciccio prima di lei).
Nei giorni successivi, visto che a Cambridge la cosa più ovvia è dedicarsi alle visite culturali, anche con lei siamo andati a visitare musei.
Ma mentre il Fitzwilliam la domenica era aperto, il museo delle Scienze Naturali, il lunedì, era chiuso.
Vale diceva che era la Scienza Accademica che ci chiudeva le porte in faccia (basta vedere la foto!), ma la realtà era ben più triste: era Bank Holiday.
Per chi ignorasse quale grande mistero, nonché sciagura per i turisti, sia il Bank Holiday, dedicherò qualche riga a spiegarlo. In Inghilterra, per indicare i giorni festivi, si dice Bank Holiday. Evidentemente loro sono così materialisti che si rendono conto che è Festa Nazionale, solo perché trovano le banche chiuse. Mica come da noi, che fino a qualche anno fa le banche erano aperte solo 5 giorni a settimana poche ore la mattina! Qui le banche sono sempre aperte, anche di sabato e tutti i giorni fino alla chiusura dei negozi.
Quindi lo scorso lunedì 28 Agosto, per gli inglesi, era come da noi Ferragosto.
E noi abbiamo vagato per tutta Cambridge, senza poter accedere alle numerose strutture museali gestite dall'Università di Cambridge.
Vale è tornata l'altro ieri in Italia (in aereo, non in bicicletta).
Maria Giovanna, che era venuta qui ad inizio mese, è rientrata ieri.
E Cambridge... rimane un po' più fredda.
11 agosto 2006
Due Universita' a confronto
24 luglio 2006
Il centro del Mondo...
21 luglio 2006
Super Marcello e la Cambridge che cambia
La vita a Cambridge e' talvolta sorprendente, si incontranto persone eccezionali...
Alcuni giorni fa, lavorando ad Hinxton Hall, ho incontrato un personaggio mitico, Marcello, che dopo aver girato mezzo mondo, dopo una gioventu' di fuoco, ora fa il supervisor nel ristorante di H.H..
Lui e' nato a Cambridge ma il padre e' italiano, e anche lui lo e' nel cuore (tra l'altro ho scoperto che e' stato lui ad accendere i fuochi d'artifico tricolore in Parker's Piece quando l'Italia ha vinto i mondiali).
E' sempre di buon umore e riesce a trasmetterlo a chi lavora con lui. A me ha anche insegnato a mangiare durante il lavoro, cosa non semplice, ma decisamente divertente.
La vita invece "piu' formale" o normale di Cambridge, in questo periodo, non e' il massimo, poiche' da stupenda citta' universitaria quale e', si trasforma d'estate in centro turistico, ed anche i College quasi diventano strutture alberghiere, ospitando meeting di Big Companies e matrimoni di ricchi, eccentrici, personaggi.
Ma per fortuna non mancano conferenze interessanti e musei da visitare, oltre ad una discreta vita notturna che, purtroppo, dati i miei impegni lavorativi e di studio, ancora non mi e' dato di conoscere bene.
17 luglio 2006
Anche la FIAT e' interessata al WWT
Non c'e' modo migliore per raccontare questa nuova notizia circa il Giro Completo del Mondo, che riportare di seguito lo scambio di e-mail avuto con il Responsabile Marketing Italia della FIAT.
Gentile Sig. G., leggo la sua e-mail con notevole ritardo e me ne scuso. Sono attualmente in Inghilterra, a Cambridge, e l'indirizzo che controllo piu' di frequente e' un altro. Gilelo lascio per eventuali future comunicazioni: whole.world.trip@gmail.com (e' una e-mail in fase beta di Google, molto piu' capiente e gestibile, visto che ormai l'impresa sta appassionando molti amici ed ho una corrispondenza molto intensa). Quanto all'idea di incontarci a Torino, per me sarebbe meglio farla se ci sono concrete possibilita' di realizzare una partenership con la FIAT. Attualmente sono a Cambridge per migliorare il mio inglese (sempre in vista del WWT); lavoro e studio contemporaneamente e per me il ritorno in Italia non sarebbe molto semplice (devo prenotare per tempo il volo e avvisare il College dove lavoro); quindi vorrei venire sapendo gia' qual e' l'idea dell'azienda, o piu' propriamente del dipartimento che ha preso in esame il progetto, riguardo al WWT. Potrei venire direttamente portando la seconda versione del progetto, ma penso che la cosa migliore sia redigerla insieme. Voi avrete sicuramente tempi commerciali da rispettare e credo che la pianificazione originaria del Whole World Trip (piu' di 2 anni e mezzo) sia eccessiva e poco funzionale ad una campagna pubblicitaria mirata. A questo si aggiunga che lo scenario internazionale e' in continua evoluzione. Tanto per fare un esempio, pochi mesi fa il Montenegro, con un referendum, ha scelto di essere indipendente, quindi devo aggiungere una capitale alla mia lista! Inoltre, dovrei sapere se siete interessati a lavorare direttamente, come sponsor "attivo", partendo dalla stesura del progetto definitivo, fino alla gestione dei contenuti da veicolare tramite i canali pubblicitari, o se la vostra sponsorizzazione si limiterebbe alla fornitura della Panda 4x4. Se mi da' un cenno positivo ed una rosa di giorni in cui e' disponibile, verro' a Torino quanto prima. Non le nascondo che ci sono altre case interessate alla prima versione del progetto, quella del WWT in moto (credo di avergliene parlato nella mia lettera). Ci sono due motivi per cui pero' ho temporeggiato con queste Aziende. Il primo e' che studiando nei dettagli le situazioni climatiche e le probabilita' di incidenti nei vari stati a seconda del mezzo utilizzato, la moto e' decisamente sconsigliabile. Il secondo e che io sarei molto piu' contento di poter essere sponsorizzato da una casa italiana. Non e' solo una questione affettiva legata alla storia produttiva del nostro Paese, ma anche una fiducia nell'alta qualita' dei mezzi prodotti. Pertanto aspetto fiducioso una sua risposta. Le lascio anche i miei recapiti a Cambridge, qualora avesse necessita' di contattarmi. Mobile Phone: (0044) 07726889990 Address: 8, Upper Gwydir Street Cambridge CB1 2LR -United Kingdom- Cordiali saluti LM >From: "GF" <#######@fiat.com>>To: <new.road@hotmail.it>>Subject: richiesta di sponsorizzazione>Date: Fri, 7 Jul 2006 10:22:07 +0200>>
Buongiorno. In merito alla sua avventura di giro del mondo a bordo di una panda 4x4 presentatami , le volevo innazitutto fare i compliementi per l'iniziativa e per lo spirito soprattutto dell'impresa. Questo spirito è molto in linea con la nuova Fiat che stiamo passo dopo passo cercando di impostare. La sua proposta è interessante quindi le chiedo di incontrarci qui a torino per avere maggiori dettagli ell'impresa.Mi contatti al 011 ######
saluti
G. (Resp. Marketing Italia)
14 luglio 2006
C'era una volta il lavoro tutelato...
12 luglio 2006
I Mondiali che aspettavamo
“Campioni del mondo!”
Lo ha urlato anche Atas, un amico lituano che ho conosciuto qui a Cambridge; in un italiano un po’ stropicciato, ma comprensibile.
E un altro ciclo si chiude.
Domenica sera mi sono venuti in mente gli europei del 2000, persi immeritatamente con la Francia; io era in Scozia con alcuni amici; attimi di pura sofferenza da perfetti immigrati emarginati. Ora il ciclo si chiude, e ci siamo concessi momenti di gioia puerile... decine di italiani per le strade della città. C' e' stato anche chi ha acceso i fuochi d'artificio tricolore nel parco.
Insomma, un Mondiale e' un Mondiale; e seguito lontano dal proprio paese emoziona ancora di piu'!
10 luglio 2006
Due novita' circa questo blog
6 luglio 2006
Cosi' incontrai Professor Hawking...
...Fu mentre ero diretto alla pantry, tra le stairs e la lift, con in mano un vassoio pieno di cutlery, che incontrai Stephen Hawking. Anzi, quasi mi scontrai.
Lui usciva dall'ascensore, io salivo dalle scale; nello stretto pianerottolo la sua sedia a rotelle era un po' ingombrante, quindi quasi gli finivo addosso col vassoio pieno di posate.
Ero cosi' contento ed imbarazzato che dopo un rapido good evening sono corso via.
Insomma, un incontro-scontro casuale, con una delle menti piu' brillanti del nostro tempo.
Avevo quattordici anni quando al primo anno di Liceo Scientifico scrissi un articolo sui Black Holes per un concorso a Dublino. E in quell'articolo citavo molte volte il Professor Hawking, i sui studi, le sue teorie.
Per anni, da allora, la passione per il cosmo, la fisica teorica ed in particolare i Buchi Neri, mi hanno portato a leggere articoli di Hawking, Penrose e altri eminenti scienziati; ma mai pensavo che avrei potuto incontrare uno di loro.
Come waiter nel Gonville & Caius College di Cambridge, tra le stairs e la lift, mentre ero diretto alla pantry, busy ma happy, incontrai il Professor Hawking.
E nessun linguaggio puo' spiegare quello che provai.
27 giugno 2006
Da Cambridge
Dopo una settimana di fuoco, ho finalmente trovato una casa abbastanza centrale, e domani inizio anche a lavorare.
Non mi sono ancora abituato alle macchine che tengono la sinistra, e questo è un classico segnale di malessere da Inghilterra. E poi, proprio perché la bellezza degli italiani è una convivialità e spontaneità senza eguali, gli inglesi te la fanno sentire ancora di più la mancanza di casa.
Spero passerà, e per il momento mi consolo apprezzando l'enorme possibilità che offre questa città sul piano culturale.
L'altro giorno con Francesco (nella foto), siamo andati a visitare il Fitzwilliam Museum , assolutamente fantastico!
Circa il giro del mondo, pur essendo la molla di questa esperienza, non ha fatto passi avanti, perché non è che abbia poi molto tempo per pensarci. Il WWT mi sembra sempre più il punto verso il quale tendere, ma può darsi che lo raggiungerò all'infinito. E' un "punto improprio", ma che spero, prima o poi, di riuscire a cogliere...
20 giugno 2006
In fin si parte...
8 giugno 2006
L'attesa
6 giugno 2006
2 giugno 2006
Pensieri sparsi, tristi ed arsi
27 maggio 2006
BMW Motorrad è interessata al WWT
26 maggio 2006
Addio Pisa
Il viaggio è fatto soprattutto di partenze, ma dopo 5 anni è difficile lasciare qualsiasi posto, perché ci sono ricordi, emozioni, immagini legate ad esso che abbiamo paura di perdere per sempre, dimenticandoli.
20 maggio 2006
Perché questo Blog
18 maggio 2006
Logo del WWT
Il Logo dell'impresa lo ha ideato Elifas Levi, artista della Concept Art Society.
Il Whole World Trip più che un viaggio è una sfida; i chilometri da percorrere su strade sterrate, lande deserte dove il più piccolo guasto alla moto può rappresentare un problema insormontabile, la solitudine, la paura di ritrovarsi soli con se stessi e lo spazio enorme da percorrere,... insomma, è l'incontro-scontro fra il desiderio di conoscenza e la paura dell'ignoto.
Il logo del WWT solo apparentemente rinuncia ad un rimando concettuale più profondo ai significati del viaggio...
Forse fa solo sentire inadeguato quel piccolo omino, curvo sulla moto, nei confronti di un sia pur ridotto globo.
In fondo la WalkingMODEart di Elifas è proprio questo: suscitare pensieri, con semplici linee.

