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31 agosto 2006

Vale ed il Bank Holiday

Venerdì scorso, dopo una giornata di lavoro, ignaro di tutto, tornato a casa, trovo Valentina Bonetti! Dopo aver passato due settimane a Londra, sfidando il traffico infernale con la sua bicicletta, aveva deciso di venirmi a trovare (ovviamente senza avvisarmi, come il buon Ciccio prima di lei). Nei giorni successivi, visto che a Cambridge la cosa più ovvia è dedicarsi alle visite culturali, anche con lei siamo andati a visitare musei. Ma mentre il Fitzwilliam la domenica era aperto, il museo delle Scienze Naturali, il lunedì, era chiuso. Vale diceva che era la Scienza Accademica che ci chiudeva le porte in faccia (basta vedere la foto!), ma la realtà era ben più triste: era Bank Holiday. Per chi ignorasse quale grande mistero, nonché sciagura per i turisti, sia il Bank Holiday, dedicherò qualche riga a spiegarlo. In Inghilterra, per indicare i giorni festivi, si dice Bank Holiday. Evidentemente loro sono così materialisti che si rendono conto che è Festa Nazionale, solo perché trovano le banche chiuse. Mica come da noi, che fino a qualche anno fa le banche erano aperte solo 5 giorni a settimana poche ore la mattina! Qui le banche sono sempre aperte, anche di sabato e tutti i giorni fino alla chiusura dei negozi. Quindi lo scorso lunedì 28 Agosto, per gli inglesi, era come da noi Ferragosto. E noi abbiamo vagato per tutta Cambridge, senza poter accedere alle numerose strutture museali gestite dall'Università di Cambridge. Vale è tornata l'altro ieri in Italia (in aereo, non in bicicletta). Maria Giovanna, che era venuta qui ad inizio mese, è rientrata ieri. E Cambridge... rimane un po' più fredda.