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2 giugno 2006

Pensieri sparsi, tristi ed arsi

Tra il malinconico ed il depressivo scrivo due righe su come vanno le cose. Ci sono momenti in cui si vede tutto nero... e per un comunista è un dramma doppio! Non sono ancora partito, non mi sono ancora perso nel deserto libico, e già vedo miraggi. E' un miraggio il viaggio stesso; ogni giorno che passa si fa più lontano, sfuma all'orizzonte l'idea e la determinazione, si perde in pensieri ricorrenti, diventa illusione mentre ci lavoro per prepararlo, mentre ne parlo, mentre cerco di convincermi che si può fare. Provo ad andare avanti, una passo dietro l'altro. "Ci sono momenti in cui bisogna saper partire..." Questo vale ora per me. E vale per tutti, perché tutti dovremmo capire quando è il momento di fare scelte significative. Certo mi dispiace lasciare il mondo (o "i mondi") che ho costruito con convinzione in questi anni, ma per me sarebbe molto più doloroso rinunciare ad un sogno, al Sogno. Guccini in una sua canzone diceva proprio che l'Isola non trovata è la più bella, è quella per cui vale la pena solcare mille mari, quella per cui si rischiano naufragi o di arenarsi in acque troppo basse. Spero che un giorno tutto, anche "questo inutile parlare", ci apparirà sensato. Ricorderemo con gioia il grigiore di certe giornate, poiché è stato il presupposto allo splendore di molte altre.