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12 novembre 2008

Elezioni Provinciali in Trentino: una riflessione sulla partecipazione

Spesso penso a quello che diceva Albert Einstein: "Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare." Perciò, quando vedo dei "giusti" che si rimboccano le maniche e si danno da fare, mi emoziono positivamente, e comincio a sperare nel cambiamento. Questo è quello a cui mi è capitato di assistere in questi giorni a Trento, dove ho visto un nascente Partito Democratico dare prova di grandi capacità progettuali, in grado di coinvolgere un elettorato stanco e deluso, che si è reso artefice di una vittoria del Centro-Sinistra per nulla scontata. Sono stato segretario in un seggio qui a Trento, e vedendo la sostenuta affluenza ho provato una vera e propria gioia, perché, in questi tempi di disaffezione verso la politica, si rischia di demandare ad altri scelte che abbiamo il diritto-dovere di compiere in prima persona: questa è l'importanza sacrosanta del voto. Una nota positiva ha chiuso queste Elezioni Provinciali. Il candidato che io avevo sostenuto e appoggiato (Mattia Civico) è stato eletto, e il PD ha avuto un ottimo risultato elettorale. Mi auguro che nel resto d'Italia altri giovani decidano che è il caso di rimboccarsi le maniche, per il bene comune.