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27 marzo 2008

Stagioni


Il mio ciliegio sta già mettendo le foglie. Preannuncia la primavera. O forse è già qui, ed io ho dovuto guardare una pianta per rendermene conto.

Oggi ho rivisto le foto che avevo scattato a questa esile piantina che ho sul balcone di casa, nei posts del 10 novembre 2007 e del 04 gennaio 2008... e, con una nota malinconica nell'animo, ho pensato di aggiungere anche quest'altra stagione, che finora mancava, poiché un'anno fa, di questi tempi, non avevo ancora preso casa.

Inutili altre riflessioni sul tempo, ne ho lungamente parlato su questo sito. Però una cosa volevo aggiungerla.

Francesco Guccini, nel 2000, uscì con un album bellissimo, STAGIONI, per l'appunto. Le canzoni erano:

Addio (intro)
Stagioni
Autunno
E un giorno...
Ho ancora la forza
Inverno '60
Don Chisciotte
Primavera '59
Addio

Ora, a ben ascoltare le canzoni, le "stagioni" rappresentavano le fasi della sua vita, valide un po' per tutte le vite. Alcune, come Autunno, sono poesia pura, fondamentalmente descrittive, ma con riflessioni filosofiche alquanto depressive; altre, come Stagioni, sono "commemorative" di un'epoca storica oramai finita.


Il punto è che, pur con diverse sfumature, tutte le canzoni sono tristi. Persino Ho ancora la forza, antitesi e in un certo qual modo anche preludio di Addio, è triste.
Alla fine di ogni stagione, si deve far la conta degli amici andati e dire: ci vediamo più tardi...