Cerca nel blog

6 febbraio 2007

Cles e Rovereto


Il Trentino è davvero bello. La prima settimana sono stato a Cles, in Val di Non, da un amico, facendo due ore di viaggio ogni mattina per andare a lezione nella sede INA di Trento.
Ora sono alloggiato nella residenza studentesca di Rovereto, a 15 minuti di treno da Trento.

A Cles ho avuto la fortuna di conoscere un gruppo di giovani medici che lavoravano nell'ospedale di Cles con il mio amico, ed insieme a loro ho visitato un po' le valli.
Domenica scorsa abbiamo fatto una "ciaspolata" in Val Pusteria, sull'Alpe di Rodengo; un posto incantevole.
Ora, qui a Rovereto, avverto di più la salitudine. Ma credo sia una conseguenza inevitabile del viaggiare. Chi non ha casa, non può avere vicini, recitava un proverbio cinese. E forse è vero, viaggiare senza sosta porta a rompere continuamente legami.
Però un altro proverbio, sempre cinese, diceva: non c'è gioia più grande che trovare nuovi amici, non c'è dolore più grande che separarsi dai vecchi amici.
E' quindi, in fondo, una continua altalena, dove l'animo del viaggiatore è comunque messo a dura prova.