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11 giugno 2008

Le mille possibili strade

DON JUAN: «Tutto è solo una strada tra tantissime possibili. Devi sempre tenere a mente che una strada è solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non devi restare con essa a nessuna condizione. Per raggiungere una chiarezza del genere devi condurre una vita disciplinata. Solo allora saprai che qualsiasi strada è solo una strada e che non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ma il tuo desiderio di insistere sulla strada o di abbandonarla deve essere libero dalla paura o dall'ambizione.»

da Gli insegnamenti di don Juan di Carlos Castaneda

7 giugno 2008

quando rossi di frutti...



Volevo raccontare l'estate, ma non non trovavo le parole per comunicare l'emozione di questa nuova "presa di consapevolezza temporale"...

Sono uscito sul balcone per mangiare qualche ciliegia presa direttamente dal mio alberello preferito, e ho capito che forse il modo migliore di lasciar passare le emozioni suscitate da questa stagione era fare delle foto alle piante che tanto generosamente mi offrono i loro frutti e profumi.

enjoy the summer


2 giugno 2008

Mercato e Democrazia?


Quest'anno il tema centrale del Festival dell'Economia di Trento è stato "Mercato e Democrazia". Per la verità io ci vedo un bel punto interrogativo nel titolo, e sono arrivato a tale conclusione dopo aver seguito diverse delle conferenze in programma in questi giorni.
Ascoltando le analisi di Federico Rampini, Francesco Giavazzi, Guido Rossi, Sergio Marchionne e tanti altri, si è radicata in me l'idea che il mercato, nell'accezione voluta dall'economia classica, è un'illusione collettiva; ed il fatto che ci sia una correlazione stretta tra la democrazia, i diritti umani, i progressi sociali e il libero mercato è una illusione ancora più grande. Basta guardare alla Cina e se ne ha una prova.
Qualcuno diceva di sperare nell'India..., ma il dato di fatto è che questo mercato, queste democrazie occidentali, questo sviluppo, ci hanno portato ad un punto di "svalutazione valoriale" incredibile. Ben più grave di qualsiasi crisi finanziaria è la crisi della società di oggi, che io credo sia principalmente dovuta al valore centrale del capitalismo: l'egoismo.