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31 dicembre 2006

Buon anno

Sto partendo per Roma, finirò l'anno lì.
Chissà perché Capodanno ha per me il sapore nostalgico del tempo dei bilanci. Più che un guardare avanti al nuovo anno è un guardare indietro all'anno appena trascorso, analizzarne fallimenti o successi, esperienze o mancate opportunità.


La settimana scorsa sono stato per due giorni a Perugia, città davvero bella, che non avevo mai visitato bene prima di allora. La riflessione che più e più volte mi veniva da fare era pressappoco questa: "Chissà quanti altri magnifici posti ci sono in Italia e nel mondo come questo, ed io non li vedrò mai".

La presa di conoscenza dell'oggettiva impossibilità di vedere e conoscere il vedibile ed il conoscibile, mi ha dato una certa pace interiore, come se d'un tratto avessi capito quanto inutile e dispendiosa sia questa smania di viaggiare, scoprire, ritornare.

Quindi forse il bilancio di quest'anno non sarà poi così negativo; non perché abbia visto e viaggiato a sufficienza, ma perché mi accontenterò del fatto, senza l'ansia del futuro, né rimpianti per il passato.
Ed ora devo iniziare a convincermi di quello che ho appena detto.
Buon anno. E buon vento.