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31 dicembre 2006

Buon anno

Sto partendo per Roma, finirò l'anno lì.
Chissà perché Capodanno ha per me il sapore nostalgico del tempo dei bilanci. Più che un guardare avanti al nuovo anno è un guardare indietro all'anno appena trascorso, analizzarne fallimenti o successi, esperienze o mancate opportunità.


La settimana scorsa sono stato per due giorni a Perugia, città davvero bella, che non avevo mai visitato bene prima di allora. La riflessione che più e più volte mi veniva da fare era pressappoco questa: "Chissà quanti altri magnifici posti ci sono in Italia e nel mondo come questo, ed io non li vedrò mai".

La presa di conoscenza dell'oggettiva impossibilità di vedere e conoscere il vedibile ed il conoscibile, mi ha dato una certa pace interiore, come se d'un tratto avessi capito quanto inutile e dispendiosa sia questa smania di viaggiare, scoprire, ritornare.

Quindi forse il bilancio di quest'anno non sarà poi così negativo; non perché abbia visto e viaggiato a sufficienza, ma perché mi accontenterò del fatto, senza l'ansia del futuro, né rimpianti per il passato.
Ed ora devo iniziare a convincermi di quello che ho appena detto.
Buon anno. E buon vento.


17 dicembre 2006

Il presente assente

E' ormai più di una settimana che Francesco ed Atas sono andati via. Abbiamo passato un fine settimana intenso e bello.
Stare con loro, confrontarmi con le loro diverse sensibilità, mi ha fatto capire quanto sia importante avere amicizie e fare conoscenze ben oltre il nostro consueto campo di vita.
Atas, in particolare, ha fatto un elogio del socialismo incredibile... lui che l'ha vissuto fino all'età di sedici anni, periodo in cui la Lituania si staccò dall'URSS.

Ora che i giorni mi concedono qualche attimo in più per pensare al futuro, mi accorgo di sbagliare, poiché rifuggo il presente.
Da tale parossistica situazione nasce il mio turbamento.
Il WWT è definitivamente accantonato, a causa (o per merito) dei miei genitori. Di tornare a Pisa non se ne parla per il momento.
Scelta ragionevole mi sembrerebbe fare Economia a Trento.
Ma è ragionevole?
Ho mai fatto scelte ragionevoli negli ultimi 10 anni?
E poi cosa significa ragionevole?

6 dicembre 2006

L'invasione pagana


Domani verrà a trovarmi, e si fermerà per qualche giorno, Francesco Ragonese, detto anche, per motivi che non sto qui a raccontarvi, "Virus".
La prima settimana a Cambridge, nel lontano Giugno di questa estate, sono stato a casa sua, dormendo a volte anche in tre, in una stanza di un metro per 2. E' un personaggio mitico, che ho conosciuto lungo il Cammino per Santiago de Compostela, e che dopo una vita di vagabondaggi si ritrova a fare il professore in una amena scuola media di Conegliano Veneto.
Dopodomani si unirà a noi Atas, nostro comune amico lituano, conosciuto in Inghilterra. Verrà anche lui per qualche giorno a stare da me; ha l'aereo che arriva a Ciampino ma non so se riuscirà a raggiungere questa terra lontana, nel Sud del Belpaese...
In ogni caso, se questa improbabile comitiva riuscirà a ritrovarsi, sono sicuro, ci divertiremo un mondo! Nelle ultime e-mails con Atas, l'oggetto era Italy pagan crusade... perché lui ha sempre sostenuto che uno della sua terra, tra le più pagane sulla faccia del globo, senza credi o religioni di alcun tipo, nella cattolicissima Italia ci sta stretto.
I presupposti sono buoni per una maratona di 4 giorni densi di eventi goliardici!