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24 luglio 2006

Il centro del Mondo...

Venerdi' sera, ritornato a casa dopo una giornata passata a Newmarket Races, ho trovato una graditissima sorpresa: Francesco, il mio compagno di casa a Pisa, era li' ad aspettarmi! Ha attraversato mezza Europa su un camion, che l'ha lasciato a Dover, e da li' a preso il treno per Camrbidge... a dir poco epico! E ieri, per ricordare i vecchi tempi e rivedere i posti che ci hanno ospitato per i mesi estivi di circa 6 anni fa, siamo andati a Londra. Ed e' stato bello perdersi nel fascino di una cosi' grande citta', dove ogni strada o monumento ci ricordava un'avventura. Siamo andati perfino all'indirizzo della nostra shared house, in Bravington Road, Queen's Park. Ed i ricordi hanno sempre un sapore agrodolce, perche' la prospettiva temporale distorce o amplifica, atterra e suscita...

21 luglio 2006

Super Marcello e la Cambridge che cambia

La vita a Cambridge e' talvolta sorprendente, si incontranto persone eccezionali... Alcuni giorni fa, lavorando ad Hinxton Hall, ho incontrato un personaggio mitico, Marcello, che dopo aver girato mezzo mondo, dopo una gioventu' di fuoco, ora fa il supervisor nel ristorante di H.H.. Lui e' nato a Cambridge ma il padre e' italiano, e anche lui lo e' nel cuore (tra l'altro ho scoperto che e' stato lui ad accendere i fuochi d'artifico tricolore in Parker's Piece quando l'Italia ha vinto i mondiali). E' sempre di buon umore e riesce a trasmetterlo a chi lavora con lui. A me ha anche insegnato a mangiare durante il lavoro, cosa non semplice, ma decisamente divertente. La vita invece "piu' formale" o normale di Cambridge, in questo periodo, non e' il massimo, poiche' da stupenda citta' universitaria quale e', si trasforma d'estate in centro turistico, ed anche i College quasi diventano strutture alberghiere, ospitando meeting di Big Companies e matrimoni di ricchi, eccentrici, personaggi. Ma per fortuna non mancano conferenze interessanti e musei da visitare, oltre ad una discreta vita notturna che, purtroppo, dati i miei impegni lavorativi e di studio, ancora non mi e' dato di conoscere bene.

17 luglio 2006

Anche la FIAT e' interessata al WWT

Non c'e' modo migliore per raccontare questa nuova notizia circa il Giro Completo del Mondo, che riportare di seguito lo scambio di e-mail avuto con il Responsabile Marketing Italia della FIAT.

Gentile Sig. G., leggo la sua e-mail con notevole ritardo e me ne scuso. Sono attualmente in Inghilterra, a Cambridge, e l'indirizzo che controllo piu' di frequente e' un altro. Gilelo lascio per eventuali future comunicazioni: whole.world.trip@gmail.com (e' una e-mail in fase beta di Google, molto piu' capiente e gestibile, visto che ormai l'impresa sta appassionando molti amici ed ho una corrispondenza molto intensa). Quanto all'idea di incontarci a Torino, per me sarebbe meglio farla se ci sono concrete possibilita' di realizzare una partenership con la FIAT. Attualmente sono a Cambridge per migliorare il mio inglese (sempre in vista del WWT); lavoro e studio contemporaneamente e per me il ritorno in Italia non sarebbe molto semplice (devo prenotare per tempo il volo e avvisare il College dove lavoro); quindi vorrei venire sapendo gia' qual e' l'idea dell'azienda, o piu' propriamente del dipartimento che ha preso in esame il progetto, riguardo al WWT. Potrei venire direttamente portando la seconda versione del progetto, ma penso che la cosa migliore sia redigerla insieme. Voi avrete sicuramente tempi commerciali da rispettare e credo che la pianificazione originaria del Whole World Trip (piu' di 2 anni e mezzo) sia eccessiva e poco funzionale ad una campagna pubblicitaria mirata. A questo si aggiunga che lo scenario internazionale e' in continua evoluzione. Tanto per fare un esempio, pochi mesi fa il Montenegro, con un referendum, ha scelto di essere indipendente, quindi devo aggiungere una capitale alla mia lista! Inoltre, dovrei sapere se siete interessati a lavorare direttamente, come sponsor "attivo", partendo dalla stesura del progetto definitivo, fino alla gestione dei contenuti da veicolare tramite i canali pubblicitari, o se la vostra sponsorizzazione si limiterebbe alla fornitura della Panda 4x4. Se mi da' un cenno positivo ed una rosa di giorni in cui e' disponibile, verro' a Torino quanto prima. Non le nascondo che ci sono altre case interessate alla prima versione del progetto, quella del WWT in moto (credo di avergliene parlato nella mia lettera). Ci sono due motivi per cui pero' ho temporeggiato con queste Aziende. Il primo e' che studiando nei dettagli le situazioni climatiche e le probabilita' di incidenti nei vari stati a seconda del mezzo utilizzato, la moto e' decisamente sconsigliabile. Il secondo e che io sarei molto piu' contento di poter essere sponsorizzato da una casa italiana. Non e' solo una questione affettiva legata alla storia produttiva del nostro Paese, ma anche una fiducia nell'alta qualita' dei mezzi prodotti. Pertanto aspetto fiducioso una sua risposta. Le lascio anche i miei recapiti a Cambridge, qualora avesse necessita' di contattarmi. Mobile Phone: (0044) 07726889990 Address: 8, Upper Gwydir Street Cambridge CB1 2LR -United Kingdom- Cordiali saluti LM >From: "GF" <#######@fiat.com>>To: <new.road@hotmail.it>>Subject: richiesta di sponsorizzazione>Date: Fri, 7 Jul 2006 10:22:07 +0200>>

Buongiorno. In merito alla sua avventura di giro del mondo a bordo di una panda 4x4 presentatami , le volevo innazitutto fare i compliementi per l'iniziativa e per lo spirito soprattutto dell'impresa. Questo spirito è molto in linea con la nuova Fiat che stiamo passo dopo passo cercando di impostare. La sua proposta è interessante quindi le chiedo di incontrarci qui a torino per avere maggiori dettagli ell'impresa.Mi contatti al 011 ######

saluti

G. (Resp. Marketing Italia)

14 luglio 2006

C'era una volta il lavoro tutelato...

Gia', una volta, ora non piu'! Ieri ho lavorato per 16 ore continuativamente, con soltanto una quindicina di minuti di pausa. E' incredibile quello che e' riuscita a creare la macchina capitalista! Mi piace pensare che questo difficilmente avverrebbe in Italia. Invece qui e' perfettamente legale. I sindacati, pur essendo nati in questa terra, ora ne sono stati progressivamente espulsi, in favore di un benessere diffuso nella borghesia inglese, e destinando lavori duri agli stranieri. Negli ultimi tre giorni ho lavorato per una agenzia di catering presso Hinxton Hall, un enorme struttura di ricerca nel campo della genetica. Ho anche avuto modo di parlare con alcuni scienziati (uno svedese, un francese, due italiani) che erano li' per una conferenza. Ma non mi sono fatto un'idea positiva di tanti spropositati investimenti per ottenere "conoscenza" su cui lucrare. Ci vorrebbe un fondo mondiale per la ricerca, con ovvia disponibilita' dei risultati a tutti. Ogni giorno ho davanti agli occhi sprechi di ogni genere, da quelli energetici, a quelli alimentari; tutto perche' poche ricche persone pretendono lussi inutili al solo scopo di spendere il troppo che hanno; intendo dire che se avessero meno non avrebbero alcuna esigenza, ad esempio, di tonnellate di salmone (i 3/4 vanno poi buttati) o di tenere interi palazzi illuminati a giorno anche di notte (pur essendo vuoti). Insomma, mi vado sempre piu' convincendo che questi ritmi, dettati dall'eccessiva disponibilita' di spesa di poche persone, siano assolutamente insostenibili (oltre che ingiusti).

12 luglio 2006

I Mondiali che aspettavamo

“Campioni del mondo!” Lo ha urlato anche Atas, un amico lituano che ho conosciuto qui a Cambridge; in un italiano un po’ stropicciato, ma comprensibile. E un altro ciclo si chiude. Domenica sera mi sono venuti in mente gli europei del 2000, persi immeritatamente con la Francia; io era in Scozia con alcuni amici; attimi di pura sofferenza da perfetti immigrati emarginati. Ora il ciclo si chiude, e ci siamo concessi momenti di gioia puerile... decine di italiani per le strade della città. C' e' stato anche chi ha acceso i fuochi d'artificio tricolore nel parco. Insomma, un Mondiale e' un Mondiale; e seguito lontano dal proprio paese emoziona ancora di piu'!

10 luglio 2006

Due novita' circa questo blog

Da oggi ci sono due novita' su questo sito. La prima novita' riguarda la possibilita' per tutti gli utenti di lasciare commenti per ogni post pubblicato. Questa funzione mi e' stata chiesta fin dai primi giorni da alcuni amici, ma in realta', all'inizio, davvero non pensavo che questo sito potesse sucitare tanto interesse. La seconda e' una triste conferma che prima o poi tutti incappiamo nella macchina capitalista, ed infatti in prima pagina troverete il servizio AdSense di Google. Attualmente i link non sono funzionanti, poiche' voglio selezionare le pubblicita' ammesse (per esempio togliere gli inviti alle chat e cose di questo tipo), ma penso che tra una settimana l'utility sara' funzionante. AdSense e' un servizio pubblicitario mirato, che spero possa essere piu' utile che dannoso (per la ricerca di argomenti correlati ai temi del blog), ma se non dovesse piacervi vedro' di toglierlo quanto prima. Un'ultima nota riguarda il barbaro modo in cui spesso vedrete scritte la parole accentate: il fatto e' che con queste tastiere anglosassoni non pui richiamare agevolmente le vocali accentate, quindi usero' (<--- come potete vedere!) sempre l'apostrofo. Enjoy your time. Luca

6 luglio 2006

Cosi' incontrai Professor Hawking...

...Fu mentre ero diretto alla pantry, tra le stairs e la lift, con in mano un vassoio pieno di cutlery, che incontrai Stephen Hawking. Anzi, quasi mi scontrai. Lui usciva dall'ascensore, io salivo dalle scale; nello stretto pianerottolo la sua sedia a rotelle era un po' ingombrante, quindi quasi gli finivo addosso col vassoio pieno di posate. Ero cosi' contento ed imbarazzato che dopo un rapido good evening sono corso via. Insomma, un incontro-scontro casuale, con una delle menti piu' brillanti del nostro tempo. Avevo quattordici anni quando al primo anno di Liceo Scientifico scrissi un articolo sui Black Holes per un concorso a Dublino. E in quell'articolo citavo molte volte il Professor Hawking, i sui studi, le sue teorie. Per anni, da allora, la passione per il cosmo, la fisica teorica ed in particolare i Buchi Neri, mi hanno portato a leggere articoli di Hawking, Penrose e altri eminenti scienziati; ma mai pensavo che avrei potuto incontrare uno di loro. Come waiter nel Gonville & Caius College di Cambridge, tra le stairs e la lift, mentre ero diretto alla pantry, busy ma happy, incontrai il Professor Hawking. E nessun linguaggio puo' spiegare quello che provai.