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27 giugno 2006

Da Cambridge

Dopo una settimana di fuoco, ho finalmente trovato una casa abbastanza centrale, e domani inizio anche a lavorare. Non mi sono ancora abituato alle macchine che tengono la sinistra, e questo è un classico segnale di malessere da Inghilterra. E poi, proprio perché la bellezza degli italiani è una convivialità e spontaneità senza eguali, gli inglesi te la fanno sentire ancora di più la mancanza di casa. Spero passerà, e per il momento mi consolo apprezzando l'enorme possibilità che offre questa città sul piano culturale. L'altro giorno con Francesco (nella foto), siamo andati a visitare il Fitzwilliam Museum , assolutamente fantastico! Circa il giro del mondo, pur essendo la molla di questa esperienza, non ha fatto passi avanti, perché non è che abbia poi molto tempo per pensarci. Il WWT mi sembra sempre più il punto verso il quale tendere, ma può darsi che lo raggiungerò all'infinito. E' un "punto improprio", ma che spero, prima o poi, di riuscire a cogliere...

20 giugno 2006

In fin si parte...

Già, si parte. Aereo da Roma alle 21.05, arrivo a Londra ore 22.45 locali. Poi bus per Cambridge.
Che altro dire, ... ciao. In casi come questi mi viene sempre in mente il verso di una poesia di Baudelaire che riportai anni fa sul sito della mia HomePage:
"…Ma i veri viaggiatori partono per partire; cuori leggeri, simili a palloni, mai cercano di sfuggire al loro destino, e, senza sapere perché, dicono sempre:
Andiamo! "
Da "Il Viaggio", di Charles Baudelaire

8 giugno 2006

L'attesa

La cosa più difficile è attendere. Forse qualcuno ci può creare su un'intera vita, aspettando che qualcosa cambi; ma io evidentemente non sono il tipo. Il WWT per ora è in una fase di stallo a causa degli sponsor. L'attesa delle loro decisioni mi toglie la fiducia nella possibilità reale di affrontare l'impresa. Quindi ho pensato di prendermi un periodo di pausa, studiando e lavorando in Inghilterra. Credo andrò a Cambridge, ospitato in una prima fase da un mio carissimo amico. Vi aggiornerò poi degli sviluppi.
Anche l'intero giro del mondo,
incomincia dal primo passo.

6 giugno 2006

Trip

Prima di partire per un lungo viaggio, ricordati di pensare che potresti non tornare più.

2 giugno 2006

Pensieri sparsi, tristi ed arsi

Tra il malinconico ed il depressivo scrivo due righe su come vanno le cose. Ci sono momenti in cui si vede tutto nero... e per un comunista è un dramma doppio! Non sono ancora partito, non mi sono ancora perso nel deserto libico, e già vedo miraggi. E' un miraggio il viaggio stesso; ogni giorno che passa si fa più lontano, sfuma all'orizzonte l'idea e la determinazione, si perde in pensieri ricorrenti, diventa illusione mentre ci lavoro per prepararlo, mentre ne parlo, mentre cerco di convincermi che si può fare. Provo ad andare avanti, una passo dietro l'altro. "Ci sono momenti in cui bisogna saper partire..." Questo vale ora per me. E vale per tutti, perché tutti dovremmo capire quando è il momento di fare scelte significative. Certo mi dispiace lasciare il mondo (o "i mondi") che ho costruito con convinzione in questi anni, ma per me sarebbe molto più doloroso rinunciare ad un sogno, al Sogno. Guccini in una sua canzone diceva proprio che l'Isola non trovata è la più bella, è quella per cui vale la pena solcare mille mari, quella per cui si rischiano naufragi o di arenarsi in acque troppo basse. Spero che un giorno tutto, anche "questo inutile parlare", ci apparirà sensato. Ricorderemo con gioia il grigiore di certe giornate, poiché è stato il presupposto allo splendore di molte altre.